Le macchine di pressofusione a bassa pressione sono impianti che utilizzano un processo di spinta verticale dal basso verso l’alto, per iniettare metallo fuso all’interno di uno stampo.
Il principio di funzionamento si basa sull’utilizzo di un forno, situato sotto la struttura che alloggia lo stampo, in cui il metallo – solitamente alluminio o magnesio- viene mantenuto a temperatura costante (circa 700°C), per garantirne la fluidità durante la fase di iniezione. La fase di iniezione avviene applicando una pressione controllata nella camera del forno: questa pressione spinge il metallo fuso attraverso un tubo di risalita che collega il forno allo stampo. In questo modo, il metallo riempie lentamente lo stampo dal basso verso l’alto, riducendo turbolenze e inclusioni d’aria. Il risultato è la produzione di pezzi con bassa porosità interna e ottime caratteristiche meccaniche. Una volta che il metallo si è solidificato nello stampo, la pressione viene rilasciata, lo stampo si apre e il componente viene estratto.
Il processo è altamente automatizzabile, adatto alla produzione in serie, e consente di realizzare forme complesse con pareti sottili e alta precisione dimensionale, ideali per i settori automobilistico e aerospaziale.